L’introduzione del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) ha profondamente modificato il panorama normativo italiano. In questo contesto, il ruolo del commercialista assume una rilevanza ancora maggiore, evolvendosi da consulente fiscale e contabile a partner strategico per le imprese.
L’evoluzione del ruolo del commercialista
Da consulente fiscale a consulente strategico
Il commercialista moderno svolge un ruolo sempre più complesso e multidisciplinare. Secondo il CNDCEC, l’85% dei professionisti ritiene che il loro ruolo si sia significativamente ampliato, soprattutto nella gestione della crisi d’impresa.
Competenze richieste
Per affrontare le nuove sfide poste dal CCII, il commercialista deve possedere competenze in:
-Diritto societario e fallimentare
-Finanza aziendale
-Analisi dei dati e business intelligence
-Risk management
-Leadership e comunicazione efficace
Il commercialista e gli adeguati assetti organizzativi
Supporto nell’implementazione degli adeguati assetti
Il commercialista può assistere l’impresa nella progettazione e implementazione di:
-Sistemi di controllo interno
-Processi di pianificazione e budgeting
-Sistemi di reporting e monitoraggio delle performance
Secondo KPMG, le aziende che si avvalgono del supporto di un commercialista nell’implementazione degli adeguati assetti hanno una probabilità del 40% superiore di rispettare pienamente i requisiti normativi.
Valutazione dell’adeguatezza degli assetti
Il commercialista valuta periodicamente l’adeguatezza degli assetti organizzativi, fornendo un’opinione indipendente e suggerendo azioni correttive.
Il commercialista e la prevenzione della crisi
Monitoraggio degli indicatori di crisi
Il CCII ha introdotto una serie di indicatori di crisi da monitorare costantemente. Il commercialista può supportare l’impresa con:
-Analisi periodiche degli indicatori finanziari
-Interpretazione dei dati e identificazione di segnali di allarme
-Suggerimenti per azioni correttive tempestive
Secondo Deloitte, le aziende che si avvalgono di un monitoraggio professionale degli indicatori di crisi hanno una probabilità del 35% inferiore di incorrere in insolvenza.
Supporto nella pianificazione finanziaria
Il commercialista può assistere l’impresa nella predisposizione di:
-Budget e piani finanziari
-Analisi di scenario e stress test
-Piani di ristrutturazione del debito
Il commercialista e la gestione della crisi
Composizione negoziata della crisi
Il commercialista assiste l’impresa nella predisposizione della documentazione necessaria e supporta l’imprenditore nelle trattative con i creditori.
Procedure di risanamento
Il commercialista può predisporre e implementare:
-Piani attestati di risanamento
-Accordi di ristrutturazione dei debiti
-Concordati preventivi
Secondo PwC, le procedure di risanamento assistite da un commercialista esperto hanno una probabilità di successo del 30% superiore rispetto a quelle gestite internamente.
Ruolo di OCRI
I commercialisti possono far parte degli OCRI, gestendo le procedure di allerta e composizione assistita della crisi.
Ruolo di curatore fallimentare
I commercialisti possono essere nominati curatori fallimentari, gestendo la procedura di liquidazione giudiziale.
Il commercialista e l’innovazione tecnologica
Utilizzo di software avanzati
Il commercialista deve saper utilizzare:
-Software di analisi finanziaria e business intelligence
-Piattaforme di gestione documentale
-Strumenti di collaborazione digitale
Secondo Gartner, i commercialisti che utilizzano software avanzati di analisi finanziaria identificano potenziali crisi con un anticipo medio di 3-6 mesi.
Competenze in materia di cybersecurity
Con la digitalizzazione, il commercialista deve consigliare le imprese in materia di sicurezza informatica per prevenire crisi legate a violazioni dei dati o attacchi informatici.
Responsabilità professionale
Dovere di segnalazione
Il commercialista deve segnalare tempestivamente all’organo amministrativo la sussistenza di indizi di crisi.
Responsabilità civile e penale
Il mancato adempimento dei doveri professionali può esporre il commercialista a responsabilità civili e, in casi estremi, penali.
Il valore aggiunto del commercialista per le PMI
Supporto nella compliance normativa
Il commercialista aiuta le PMI a navigare la complessità del nuovo quadro normativo, assicurando la conformità alle disposizioni del CCII.
Consulenza strategica
Per le PMI, il commercialista può fungere da CFO esterno, fornendo consulenza strategica su temi finanziari e gestionali.
Pensieri Finali
Il nuovo contesto normativo sulla crisi d’impresa ha ampliato e valorizzato il ruolo del commercialista. Da consulente fiscale, il commercialista si è evoluto in partner strategico fondamentale per le imprese, supportandole nella gestione ordinaria e nella prevenzione e gestione delle crisi.
Questa evoluzione comporta sfide significative per la professione, richiedendo un costante aggiornamento delle competenze e un approccio multidisciplinare. Tuttavia, rappresenta anche un’opportunità per i commercialisti di affermarsi come figure chiave, contribuendo alla salute e alla resilienza del tessuto imprenditoriale italiano. Un commercialista preparato e aggiornato può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’impresa, soprattutto per le PMI che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana.